Opera Buffa  Napoli 1797 - 1750
  
  
 L'Alidoro, Napoli, Nicola di Biase, 1740
 a cura di Carmen Blasi
 
 
 
paratesto ATTO PRIMO ATTO SECONDO ATTO TERZO Apparato
 
 L’ALIDORO
 
 
 Commedia per Musica di Gennarantonio Federico Napoletano. Da rappresentarsi nel Teatro de’ Fiorentini nell’Esta’ di quest’anno 1740. Dedicata all’Ill., ed Eccell. Signor il Signore D. Domenico Caracciolo, Principe di Torella, Duca di Lavello, Marchese di Bella, util Signore delle Città di Venosa, Rapolla, e Frigento; delle Terre di Atella, Baraggiano, e Barile; de’ Casali di Rionero, Sturno, e degli Angioli; de’ Feudi di S. Cataldo, Piatano, e Caldane: Grande di Spagna di prima Classe &c. In Napoli 1740. Si vendono da Nicola di Biase al largo del Castello sotto la posta di Salerno.
 
 
 Eccell. Signore.
 Fatigoso, e malagevole oltremodo è il Sentiero, che guida all’erto inaccessibil Colle di Gloria; quindi avviene, che da pochi segnato si vede, e da molti, sul bel principio resi stanchi, si abbandona. A voi, ciò non ostante, Principe Eccellentiss., reso è sì facile, e sì spedito, che già su le alte cime a gran passi pervenuto, sopra ogni altro innalzandovi, di chiara splendidissima luce adorno vi comparite. Forza è questa di quelle virtù rare, e sublimi, all’acquisto delle quali con instancabil voglia attendete. Ond’è, che all’antichissima verace nobiltà del vostro sangue (di cui tanto, e tanto in prose, ed in carmi si favella) la nobiltà del vostro animo accoppiando, pregi a pregi aggiungendo, reso oggimai vi siete l’oggetto ammirabile della nostra Padria, lo splendore del Secol nostro. A Personaggio sì commendabile ho voluto la presente Commedia intitolare: perché in tal guisa, al suo riguardo, sia da tutti con occhio rispettoso mirata. E pregandovi umilmente ad accettarne l’offerta, mi pongo dell’E.V. a’ piedi, e mi dichiaro mentre vivo.
 Di V. Ecc.
 Umiliss, e devotiss, Serv. ossequiosiss.
 Francesco Sessa Impresario.
 
 PERSONAGGI
 
 GIANGRAZIO vecchio, padre di Don Marciello, e di Alidoro, altro suo figlio perduto.
 Il Signor Giacomo d’Ambrosio.
 FAUSTINA, figliastra di Lamberto, Fratello di Giangrazio già morto, innamorata di Luigi.
 La Signora Maria Mecheri.
 LUIGI, amante di Faustina, finto Camariere in Casa di Giangrazio col nome di Ascanio, che poi è riconosciuto per figlio del suddetto Giangrazio col nome di Alidoro.
 La Signora Santa Pascucci, detta la Santina.
 ELISA, nipote di Giangrazio, figlia di Lamberto, innamorata di Luigi creduto Ascanio.
 La Signora Artemisia Landi.
 DON MARCIELLO, figlio di Giangrazio, innamorato di Zeza.
 Il Signor Nicolò de Simone.
 ZEZA, Ostessa, innamorata di Meo.
 La Signora Margherita Pozzi.
 MEO, Mugnajo, amante di Zeza.
 Il Signor Girolamo Piani, virtuoso della Real Cappella di Napoli.
 
 
 La Scena si finge fuori Napoli, nel luogo propriamente ove si dice Poggioreale.
 La musica è del Signor Lionardo Leo Vice-Maestro della suddetta Real Cappella di Napoli.
 Inventore, e dipintor della Scena, il Signor Paolo Saracini Napoletano.
 
 
 
 
 

 

 

Trimestrale elettronico 2016-1

Ultimo aggiornamento: 4 gennaio 2016

 

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