Opera Buffa  Napoli 1797 - 1750
  
  
 Il fantastico, Napoli, Nicolò di Biase, 1743
 a cura di Paologiovanni Maione
 
 
 
paratesto ATTO PRIMO ATTO SECONDO ATTO TERZO Apparato
 
 Il fantastico
 
 
 Commedia per musica di Gennarantonio Federico Napoletano da rappresentarsi nel Teatro nuovo di sopra Toledo nel Carnovale di quest’anno 1743.
 Dedicata all’Eccellentissimo Signore il Signor D. Giuseppe Gioachimo di Monte Alegre Duca di Montealegre, Marchese di Salas, Commendadore di Oreja nell’Ordine di Santjago, Gentiluomo della Camera del Re N.S., Cavaliero del suo Real Ordine di S. Gennaro, suo Consigliere di Stato, e suo Segretario di Stato, e del Dispaccio nella negoziazione di Stato, Guerra, e Marina. &c.
 In Napoli MDCCXLIII. A spese di Nicolò di Biase. sovendono dal medesimo al Largo del Castello presso la Posta di Salerno.
 
 
 Eccellentissimo Signore
 Sotto il faustissimo auspicio del gloriosissimo vostro Nome; io d’ogni merito sfornito affatto, tutto riverenza, e rispetto, vengo a riporre la presente Commedia; chiede Ella portarlo scritto in sua fronte, ed andarne quindi fastosa, e superba, di ciò non solo, ma del vostro alto valevolissimo patrocinio, e con raggione troppo in vero veduta: imperocche per qual via può ritrovar giammai un fregio, con cui adornarsi, che sia immortale, ed eterno, per rendersi con ciò anch’Ella eterna, ed immortale? Se Voi, Signore Eccellentissimo, a paragon del Sole, che da ogni altro Pianeta col suo luminoso splendor si distingue, da ogni altro sublime Personaggio co’ vostri incliti preggi vi distinguete, sarà Ella ancora, in forza del bramato patrocinio da tutte altre distinta. Non occorre far qui parola, perché in grado si rilevato di gloria sia l’E.V. riposta: egli è già noto oltra mari, ed oltra monti; e di noi chi nol sa? Nobilissimo è il sangue, che v’empie le vene, infinite sono le belle virtù, che vi circondano l’anima: Giustizia somma, e prudenza infinita, zelo ardentissimo per il publico bene, avvedutezza inesplicabile in regolar le cose: locchè tutto con maraviglia generale dimostrate, in reggendo le vostre importantissime cariche in questo Regno, oltre a ciò maniere dolci, e soavi ne’ tratti, intelligenza profonda delle scienze, e delle bell’arti, desio instancabile di sempre acquistarne maggiore... Ma sarebbe un entrare in un vostro Oceano, e confondersi: onde meglior consiglio è il tacere. Riman solo, che V.E. piegar voglia il suo grand’animo in rimirar me, che le sto, qual dissi, riverente, e rispettoso le suppliche porgendo, che l’offerta, avvegnanche mal confacente, si degni accettare. Io lo spero, anzi ne sto sicuro, né in ciò dicendo incontrerò taccia di troppo ardito: mentre questo sarà un far la pompa più bella della sua innata strabocchevol gentilezza, che ha dato, e dà a ciascheduno indicibil stupore. E profondamente l’E.V. inchinando mi dichiaro per sempre
 Di V. Ecc.
 Umiliss., e Devotiss Servid. Ossequiosiss.
 L’Impresario.
 
 Personaggi
 
 TEODORA, nipote di Micco Papera, Napoletano, innamorata di Ascanio.
 La Signora Giovanna Fontana.
 ASCANIO giovine Genovese, amante di Teodora.
 MICCO PAPERA, che fa da Cavaliere errante col nome di D. Battinferno, detto il Cavaliere della Malasciagura.
 Il Signor Alessandro Renne.
 BRUNELLO Cameriere di Micco amante di Pimpa.
 Il Signor Giuseppe Cocchigliotti.
 VIRGINIA nipote di Giampietro Spichetto Napoletano, innamorata di Riccardo.
 La Signora Violante Vestri.
 RICCARDO, giovine, Livornese, che si finge Cavalier errante, col nome del Cavalier del Sole, amante di Teodora.
 La Signora Marianna Anselmi.
 GIAMPIETRO SPICHETTO Napoletano, zio di Virginia.
 Il Sig. Nicola de Simone.
 PIMPA, serva cresciuta in casa di Giampietro, innamorata di Brunello.
 La Signora Zefirina Anselmi.
 Coro di Popolani Genovesi.
 Servidore di Giampietro. ed altre genti di casa, che non parlano.
 
 L’azione si finge in Genova.
 La musica è del Signor D. Lionardo Leo, Vice-Maestro della Real Cappella di Napoli.
 Ingegniere della Scena.
 Il Signor D. Filippo Falciatore.
 Dipintore.
 Il Signor Giuseppe Melillo.
 
 La Scena rappresenta un luogo fuori di Città. A man destra, nel principio vi sarà un Casino; ed appresso veduta esterior di Giardino, ed Edificj antichi quasi tutti diruti, con Torre ancora all’inpiedi, ma parte ancor diruta, alla quale si va per una salita di fabrica antica. A man sinistra un’altro Casino, ed in seguito Fabriche nobili, e Giardini deliziosi. In prospetto veduta di Mare, e della Riviera di Genova.
 
 
 
 

 

 

Trimestrale elettronico 2016-1

Ultimo aggiornamento: 4 gennaio 2016

 

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