Opera Buffa  Napoli 1797 - 1750
  
  
 La Matilde, Napoli, a spese di Nicola di Biase, 1739
 a cura di Nicola Ruotolo
 
 
 
paratesto ATTO PRIMO ATTO SECONDO ATTO TERZO Apparato
 
 LA MATILDE
 
 
 Commedia per musica di Antonio Palomba napoletano. Da rappresentarsi nel Teatro de’ Fiorentini nell’Inverno di questo anno 1739. Dedicata all’Ill., ed Eccell. Signore il Signor D. Giuseppe Buonanno del Bosco Principe di Roccafiorita, e Gentiluomo di Camera, e di Essercizio di S.M. il Rè delle due Sicilie.
 In Napoli 1739. A spese di Nicola di Biase, a dal medesimo si vendono al Largo del Castello nella Posta di Salerno.
 
 
 Eccell. Signore.
 Siccome di commendazione, e laude degna sarà da tutti estimata la mia elezzione di consegrare questo piacevole Componimento all’Ecc. V., così, anzi vieppiù, mi lusingo,che debban quello, ed il Presentante essere dall’inalterabile Generosità del vostro grand’Animo presi in grado; Conciossia cosa che il primo, qualunque egli siasi, abbia per oggetto il solo piacere di V. E. qualora da più serj, e gravi congressi ad essere di quello grato spettatore vi degnate; ed il secondo sia il più umile ammiratore non meno delle rare, nobili, sublimi, ed inimitabili doti, che il vostro gran cuore adornano, che delle gloriose gesta, e per arte di pace, e di battaglia de vostri Illustri Antecessori, quali, perché di loro vanno piene da per tutte le antiche, e le moderne Istorie, penzo meglio venerare da lungi, e tacere, che nel brevissimo giro di questa mia divota proferta annoverandogli, abbagliarne da presso allo sblendore pur troppo vivo delle loro immortali virtudi. Quindi altro non osando, che pregarvi a ricevermi trà vostri servitori, e fare, che tale dagli altri sia tenuto, mi rassegno, Di V. E.
 Umiliss., e devotiss. servid. obligatiss.
 Francesco Sessa.
 
 PERSONE
 
 DON SEMPRONIO SPERLONGA, Galantuomo Napoletano, d’umor ridicolo, e timoroso, Cognato di D. Eufrasia, che non compare.
 Il Signor Jacopo d’Ambrosio.
 MATILDE, per altro nome Isabella, in casa di D. Sempronio, amata già in Mantua da Arnaldo.
 La Signora Maria Mecheri.
 RINUCCIO, che in Mantua si avea fatto chiamare Arnaldo, amante di Celia.
 La Signora Rosa Costa, Napoletana virtuosa dell’Eccell. Signor Principe di Montemar.
 CELIA, donzella nipote di D. Eufrasia, amante di Rinuccio.
 FLAVIO, Mantuano Cugino di Celia, amante di Matilde.
 La Signora Elisabetta Ronchetti.
 LISETTA, damigella di D. Eufrasia.
 La Signora Santa Pascucci.
 VANESIO, Gentiluomo affettato in materia di civiltà, amante di Celia.
 Il Signor Alesandro Reada.
 PANDOLFO PANSACCHIO da Monterupoli, uomo rustico, aspro, e screanzato amante di Celia.
 Il Signor Nicola de Simone.
 
 
 La Scena è Firenze, e proprio nella Casa, Giardino, e Piazza dove abita D. Sempronio.
 La musica è del Signor Gioacchino Cocchi Maestro di Cappella dell’Eccellentiss. Signora Principessa di Belmonte.
 Inventore, e Pittore delle Scene, il Signor Giuseppe Baldi.
 Inventore degli abiti, il Signor Giuseppe Quadri Milanese.
 Direttore del Battimento il Signor Pietro Antonio Bifaro Napoletano.
 Homine imperito nunquam quidquam injustiùs;
 Qui, nisi quod ipse facit, nihil rectum putat.
 Terenzio Adel. Act. I. Sc. II.
 
 
 
 

 

 

Trimestrale elettronico 2016-1

Ultimo aggiornamento: 4 gennaio 2016

 

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