Opera Buffa  Napoli 1797 - 1750
  
  
 La simpatia del sangue, Napoli, A spese di Nicola di Biase, 1737
 a cura di Paologiovanni Maione
 
 
 
paratesto ATTO PRIMO ATTO SECONDO ATTO TERZO Apparato
 
 LA SIMPATIA DEL SANGUE
 
 
 Melodrama di Notar Pietro Trinchera da rappresentarsi nel Teatro Nuovo sopra Toledo nell’Autunno del 1737. Dedicata all’Ill.ma, ed Ecc.ma Sig.ra D. Anna Catarina de la Cueva, Arias, Pardo di Saavedra, Tavera, ed Ulloa, Contessa di S. Stefano di Castigliar, Marchesa di Malagon, e Signora delle Ville di Paracollo, del Viso, di Alcor, e Fernan-Cavalero, &c.
 Napoli, MDCCXXXVII. A spese di Nicola di Biase, e si vendono dall’istesso sotto la Posta di Salerno.
 
 
 Col glorioso Marchio di Cesare Dittatore sulla fronte sicura viveva tra le mura Latine dall’insolenza del Romano volgo la Cerva; e col generoso Nome di V. Ecc. libero d’ogni contumelia di malivola lingua può uscire alla luce il presente Melodramma: Due ostacoli però me ne contrastavano la mossa; e il ritegno, con cui Ella avrebbe aborrita la rusticità dell’Offerta, e l’impegno, in cui mi esponeva, di fissar l’occhi a lodar un Sol di virtude degno solamente d’esser riguardato da Aquila di gran merito: ma con providente consiglio all’uno, e l’altro ostacolo hò dato il riparo, pensando per il primo, che se Artaserse si appagò di poca acqua, che Amete li presentò non in altro vaso, che delle proprie mani; Del pari V. Ecc. abbia gradevolmente a inchinar su queste Carte quell’occhi, della cui vista non son degni se non i fogli vergati da sublime ingegno; E per secondo, che avendo V. Ecc. tanta copia di meriti, che il nominarla è un compitissimo elogio, io mi vedo disimpegnato a lodarli, tra per non esservi proporzione fra le forme del mio parlar così rozze, e le maniere del suo operar così sublimi; tra per non comparire audace in commendar quella virtude, che consacrata con publica religione non hà bisogno di privata lode. Resta sol tanto, che la generosa degnazione di V. E. mi faccia goder l’ombra di così gran Patrocinio, e vedendomi riverentemente prostato a suoi piedi, benignamente mi dichiariùDi V. Ecc.
 Umiliss. Divotiss, Obligatiss. Servo
 Gennaro Ferraro.
 
 INTERLOCUTORI
 
 D. PETRONIO Dottore Vecchio Sposo di Eugenia.
 Il Signor Gioacchino Corrado, Virtuoso della Real Cappella.
 LUIGI fratello di Eugenia, innamorato di Flavia.
 La Signora Caterina Castelli.
 CASIMIRO innamorato di Eugenia, che poi si scuopre suo fratello.
 La Signora Antonia Colasanti.
 EUGENIA.
 FLAVIA Nipote di D. Petronio innamorata di Casimiro.
 La Signora Girolima Tearelli.
 D. TITTA Dottore, Nipote di D. Petronio.
 Il Signor Giovanni Romaniello.
 NINA Serva di D. Petronio.
 La Signora Caterina de Gennaro.
 CHECCHINO Paggio di Eugenia.
 La Signora Elena Pieri.
 
 La Scena è una Galleria con Loggia in prospettiva adornata di Colonnati, Statue, e Fonti.
 Musica del Signor Leonardo Leo, Pro Vice Maestro della Real Cappella.
 Inventore, e Ingegniero delle Scene, il Signor Cristofaro Russo.
 
 
 
 

 

 

Trimestrale elettronico 2016-1

Ultimo aggiornamento: 4 gennaio 2016

 

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